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Fra le molte aziende manifatturiere che hanno utilizzato o utilizzano gli strumenti operativi di Fondazione Ergo per migliorare la loro produttività, abbiamo scelto due esperienze.
Gruppo Leonardo
L’azienda aeronautica ha deciso di costruire un sistema produttivo anti-inefficienze con l’obiettivo di eliminare le scorte non necessarie e i movimenti inutili lungo le linee di montaggio. Questi ultimi sono costituiti da quelle operazioni non necessarie (ad esempio lo spostamento per cercare un componente da montare) che non producono valore aggiunto oppure da attività faticose o scomode (piegamenti, spostamenti di materiali pesanti, etc.). Con il nuovo sistema produttivo, la fatica viene identificata come il principale “nemico” della produttività e della qualità del lavoro.
Anche per Leonardo, la ridefinizione del sistema di produzione si è tradotta in un generale ripensamento non solo dei processi di lavoro ma anche della progettazione dei prodotti. Il progetto ha determinato un maggior coinvolgimento di tutta la catena gerarchica delle fabbriche.
FCA
Sapete quanti movimenti umani servono per assemblare una Fiat Panda? Oltre 54.000. Ogni movimento, anche insignificante come la lettura di un messaggio di istruzioni, è misurato al computer per durata di tempo e fatica richiesta.
Questa analisi lavoro così rigorosa ha consentito di riscrivere le regole in fabbrica poiché tutti sanno minuziosamente ciò che devono fare. Inoltre, il controllo dei carichi biomeccanici (quindi della fatica), la riorganizzazione delle stazioni di lavoro in piccole squadre di 7 operai e lo spostamento degli impiegati lungo le linee di montaggio, hanno consentito un maggior coinvolgimento della forza-lavoro anche tramite proposte di miglioramento o di riduzione dei costi.
La svolta ha consentito di ripensare l’intero processo produttivo, ma anche il ciclo di vita del prodotto auto, con evidenti vantaggi sul valore aggiunto.